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Il fenomeno diffuso del parassitismo spirituale

Chi sono i “parassiti spirituali”?
A fronte di credenti sinceri e discepoli di Gesù che conosco personalmente e di cui ringrazio il Signore che li ha posti come Compagni di Viaggio e con i quali si è stabilito nel tempo un rapporto di collaborazione sano, di reciprocità e collaborazione, all’opposto di “parassiti spirituali” ne ho incontrati e ne incontro parecchi lungo il cammino.
Roberto Aita | 30/7/2021

La fede che ottiene

Cos' è la fede? Una pratica religiosa? È questa fede che cambia in meglio la vita delle persone? E’ questa fede che guarisce? Non sembra.

A volte le persone più tristi si incontrano proprio in Chiesa! Preti e pastori tristi, omelie e prediche soporifere, gente grigia o legalista che confonde la tristezza con la serietà e il rispetto.

Se c’è un luogo nel quale non si deve esprimere una gioia autentica è proprio il luogo di culto cristiano. Tristezza e noia avvolgono il tutto in un manto mortale.

È questa la fede? Questa millantata fede che non sposta un granello di polvere e non produce un millesimo di gioia? Questa è religione esteriore, non fede. Per questo fa bene a tutti noi ascoltare la video testimonianza di Teresa..
Roberto Aita | 10/7/2018

Fra Dolcino

Esiste una differenza importante fra solitudine e quiete: la solitudine è un sentimento involontario, non desiderato. L'essere solo, la quiete, è invece qualcosa di volontario, una scelta deliberata. Come Gesù "congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare; venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù" (Mt 14,23). Come dovremmo fare noi per essere in intimità col Signore: Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,6). La quiete è positiva.
Invece non lo è quella solitudine che tutti noi abbiamo sperimentato nelle sue varie forme. Quella solitudine dura e triste che spegne la voglia di vivere; quella solitudine che ti fa sentire isolato anche in mezzo alla folla, e che chiude ogni tua decisione nella prigione della paura. E' in questi momenti che tutto ci appare confuso e difficile, al punto da smarrire addirittura la speranza.
Roberto Aita | 11/4/2018

La scelta che cambia in meglio la vita

Mi sono proposto in questo articolo di cercare di aiutare i credenti a comprendere l'importanza di certe scelte, sopratutto in un periodo come quello che stiamo vivendo e in una società come la nostra, apatica e tollerante: Apatia e tolleranza sono le ultime virtù di una società morente (Aristotele)

Premetto che da 13 anni frequento gli incontri ed eventi dell'associazione Germission. La svolta che cambiò in meglio la mia vita sotto ogni aspetto è iniziata con l'adesione a Gerpartner.

Ricordo anni fa, quando Roberto propose le 4D del DISCEPOLATO. Fu per me una benedizione del cielo, mentre alcuni aderirono altri criticarono, giudicarono ed altri ancora lasciarono gli incontri. E' per me incredibile come certi cristiani, credenti e praticanti, non credano alle promesse di Dio!

Hanno magari letto e certamente udito la Parola di Dio, ma non la accolgono: Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato, né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse; ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, ne riceverà poche (Lc 12, 47)

Ho fatto un'ampia ricerca e da nessuna parte ho trovato qualcuno che proponesse un percorso cosi specifico e chiaro in totale ubbidienza alla Parola di Dio: Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli (Mt 28,18)

Pescatori di uomini

Mi sono chiesta e mi chiedo tante volte cosa sarebbe stata la mia vita senza la presenza di Dio. Oppure cosa sarebbe la mia vita senza avere la certezza che Dio mi aiuta,che è sempre dalla mia parte. “Se Dio è per noi chi sarà contro di noi”?(Rm.8,31)

Dio ha preparato il meglio per me e vuole che io sia felice. Sono passati tanti anni dal giorno che Gesù ha toccato il mio cuore con il Suo amore e attraverso questo articolo voglio ringraziare prima Dio e poi tutte quelle persone che mi testimoniarono il fatto che anch’ io avrei potuto conoscerlo personalmente e che la mia vita sarebbe cambiata con Lui. Sono dispiaciuta per quelle persone che sono lontane da Lui, non lo conoscono e non sanno quanto Gesù li ami e quanto bene vuole fare per loro.

Persone disperate, sole, che soffrono nell’ anima e nel corpo. Eppure per tutta l’umanità c’è una via d’uscita, e l’unica Via è: Gesù. Ma se nessuno glielo dice come verranno a saperlo? Ecco perché è fondamentale l’evangelizzazione. Proclamare agli altri la grandezza di Dio, dirgli del sacrificio di Gesù sulla croce, che la loro vita può essere trasformata interamente, che la disperazione diventa speranza per tutta l’umanità. Con questo articolo voglio dire grazie a coloro che mi parlarono di Gesù e grazie a tutti coloro che ogni giorno dedicano la loro vita, il loro tempo, le loro preghiere per far conoscere Gesu’. Il Signore li benedica!
Loira Rizzi | 3/4/2018

Perdersi nell'infinito

Mi sono ispirato a una parte di una poesia di Cesare Pavese " Lavorare Stanca", che qui di seguito vi propongo..
Ma oltre all'ispirazione ricevuta dalla poesia, le altre fonti di ispirazione sono arrivate dal mondo che mi circonda; molte volte osservo le persone, la nostra società, il nostro modo di vivere, comunicare, socializzare, gestire i rapporti umani e interpersonali, per questo ho pensato a un articolo dal titolo Perdersi nell'Infinito...

Il riposo dell'Anima

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. (Sal 23)
Loira Rizzi | 3/4/2018

I Still Havent Found What I'm Looking For

Qualcuno ha detto che l'importante della vita, più della mèta, è  il viaggio. Qualcosa di simile lo troviamo nelle Scritture, dove il nostro Viaggio con Dio, con i suoi alti e bassi è più importante della mèta. La mèta è il punto di arrivo, mentre la vita è il Viaggio.

Questo mi fà ricordare novembre 1988, quando un amico regalò a me e Loira un nastro con l'ultimo disco degli U2 "Rattle and Hum".  Ascoltammo più volte gli splendidi brani contenuti e tra questi ce n'era uno " I Still Havent Found What I'm Looking For" (Non ho ancora trovato ciò che sto cercando" che condivido  oggi.
Roberto Aita | 3/4/2018

Le malattie dell'anima

Solitamente si definisce malattia dell’anima quello stato di disagio, blocco che impedisce il pieno sviluppo della vita disturbando il rapporto di amore verso se stessi e verso il prossimo. Ma cos'è l'anima?

L’anima (in greco psiche) include i pensieri, i ricordi, le emozioni, i sentimenti, la memoria, l’immaginazione, la capacità di ragionamento e l’intelligenza, quello che viene in modo riduttivo definita la "mente".

" L’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato sano (irreprensibile) ” (I Tessalonicesi 5:23).

Dei tre elementi, lo spirito permette il contatto con Dio. Il corpo permette il contatto diretto con la materia (attraverso i 5 sensi naturali). L'anima si trova fra i due e rende possibile la comunicazione e la cooperazione (positiva) o frattura (negativa) fra lo spirito e il corpo.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito ha esultato in Dio mio salvatore" (Luca 1,46-47)...
Roberto Aita | 1/4/2018

Educare: riflessioni in merito ad una corretta educazione

L’educazione deve avere come presupposto una grande fiducia verso la persona ed un profondo rispetto per la sua coscienza. La fiducia nasce dalla consapevolezza che ogni persona ha in sé la potenzialità di diventare “una personalità” sia in campo umano che in quello spirituale e dalla speranza che tale potenzialità possa crescere ed emergere. Il rispetto della coscienza nasce dalla consapevolezza che ogni persona è “diversa” l’una dall’altra e che diverso non significa né inferiore né superiore, ma la diversità è cosa molto buona perché ognuno può attingere dall’altro le qualità migliori per arricchire sé stesso, perché in ognuno c’è qualcosa di prezioso che non c’è in nessun altro. Le persone sono ineguali per natura e pertanto non bisogna cercare di renderle uguali perché è la diversità degli uomini, la differenzazione delle loro qualità e delle loro tendenze che costituisce la grande risorsa del genere umano. L’universalità di Dio consiste nella molteplicità infinita dei cammini che conducono a Lui,  ciascuno dei quali è riservato a quel singolo uomo....
Antonio Mendogni | 1/4/2018
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