E tu? Dove sei povero?
Pubblicato da Roberto Aita in Le Riflessioni · Venerdì 06 Dic 2019
Tags: Fede, Germission, Fede, Che, Guarisce, Gesù, Povertà, Amare, con, Gesù
Tags: Fede, Germission, Fede, Che, Guarisce, Gesù, Povertà, Amare, con, Gesù
Se povertà è sinonimo
di carenza, mancanza, indigenza, ecc…
si può convenire che non esiste persona che non sia “povera”
almeno in un’area specifica della sua vita.
Io ho solo incontrato “persone povere” oltre a me stesso.
Ognuno di noi vive, almeno, un’area di povertà (carenza).
1- La lista della
povertà
L’indigente è povero di cibo.
Il misero è povero di soldi.
Il malato è povero di salute.
L’alienato è povero negli affetti.
Il disprezzato è povero di stima.
L’emarginato è povero di dignità.
Il disperato è povero di fede.
E così via.
A volte la povertà (in un’area specifica) è determinata da
un furto. Gesù infatti chiama “ladro” il diavolo, Satana, come colui che viene
per derubare le cose buone ai figli di Dio.
“Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e
distruggere” (Gv 10,10)
2- La lista dei furti subìti
Ruba il cibo provocando indigenza.
Ruba i soldi provocando miseria.
Ruba la salute provocando malattia.
Ruba l’affetto provocando alienazione.
Ruba la stima provocando disprezzo.
Ruba dignità provocando emarginazione.
Ruba fede e speranza provocando disperazione.
“Io sono venuto perché abbiano la vita e
l'abbiano in abbondanza” (Gv 10,10)
Gesu’ è venuto per i poveri, per ogni povero,
anche per me e per te.
E’ venuto allora ed è Presente oggi,
per supplire ogni povertà, ogni carenza
donando vita abbondante.
3- La lista
dell’abbondanza
Dona il cibo procurando sazietà.
Dona i soldi procurando prosperità.
Dona guarigione procurando salute.
Dona l’affetto procurando inclusione.
Dona la stima procurando rispetto.
Dona dignità procurando fierezza.
Dona fede e speranza provocando serenità.
E tu? Dove sei povero?
Dove ti senti derubato?
Dove chiedi di abbondare?
Gesù sa intervenire personalmente,
direttamente
nella tua persona, nelle nostre
persone
per supplire a ogni carenza.
Questo è l’intervento VERTICALE,
dove Dio incontra le umane povertà.
“Colui
che in tutto ha potere di fare molto di più
di
quanto possiamo chiedere o pensare” (Ef 4,20)
Ma non solo Dio vuole intervenire,
ma CHIEDE A NOI, di intervenire nel
Suo Nome.
Dio vuole intervenire anche in ORIZZONTALE,
dove si serve di me e te per supplire
nel Suo Nome alle altrui povertà.
E qui subentra la nostra
responsabilità personale.
Che
giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere?
Forse
che quella fede può salvarlo?
Se
un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo
quotidiano
e
uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi»,
ma
non date loro il necessario per il corpo, che giova?
Così
anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa” (Gc
2,14-17)
Questo è il significato profondo di
Chiesa,
intesa come corpo di Cristo,
dove ogni parte di esso è strettamente
connesso
alle altre, come ci insegna la Sua
Parola (1Cor 12,12-27) :
“Poiché,
come il corpo è uno e ha molte membra,
e
tutte le membra del corpo, benché siano molte,
formano
un solo corpo, così è anche di Cristo...
Ci
son dunque molte membra, ma c’è un unico corpo;
l’occhio
non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»;
né
il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi»…
perché
non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra
avessero
la medesima cura le une per le altre.
Se
un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui;
se
un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
Ora
voi siete il corpo di Cristo e membra di esso,
ciascuno
per parte sua”
Corpo. Interdipendenza. Carenza
supplita.
Prendersi cura gli uni degli altri.
Questo è supplire ogni povertà
ORIZZONTALMENTE.
“Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo
fratello, è un mentitore.
Chi infatti non ama il proprio fratello che vede,
non può amare Dio che non vede.
Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi
ama Dio,
ami anche il suo fratello” (1Gv 4,20-21)
4-
La Lista dell’Amore fraterno
Dono in Lui il cibo procurando sazietà.
Dono in Lui i soldi procurando prosperità.
Dono in Lui guarigione procurando salute.
Dono in Lui l’affetto procurando inclusione.
Dono in Lui la stima procurando rispetto.
Dono in Lui dignità procurando fierezza.
Dono in Lui fede e speranza provocando serenità.
Sintesi.
Tutti siamo poveri almeno in un’area della vita
(consapevolezza)
Tutti abbiamo bisogno di Lui (fede e preghiera)
Tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa in Lui
(interdipendenza)
“Io desidero che tu
prosperi in ogni cosa, che tu goda buona salute,
così come prospera la
tua anima” (3Gv 2)
Roberto Aita- Dicembre 2019
6 recensioni
Mauro
Sabato 07 Dic 2019
Buongiorno Bob, bellissimo insegnamento, se non mi sbaglio lo avevamo condiviso circa un mese fa ' a pranzo io te parlando della Chiesa, "il corpo di Cristo e di tutte le sue membra".
Un abbraccio nel Suo Amore.
Mauro .
Un abbraccio nel Suo Amore.
Mauro .
marrone anna
Domenica 08 Dic 2019
Caro Roberto,
tutto ciò che dici è vero. Sto lavorando sul pensiero e azione politica di Gandhi. Ho cominciato da diversi mesi a essere vegetariana e a mangiare una sola volta al giorno come facevano tutti quelli che vivevano con Gandhi nell'ashram ( si scrive così`?). Ho subito tutti i furti di cui parli ma da quando è morta mia madre (come mi ha trattata l'ho raccontato solo allo psichiatra che mi ha seguita per anni), mi sono affidata alla madre di tutti e di Gesù. Mi accade che mi sembra di essere un'altra persona e tutti i mali e frustrazioni subiti è come se fossero accadute a un'altra persona. Ti prego di non pubblicare queste mie riflessioni. Avrò ancora alcuni mesi di problemi con i pagamenti. Grazie alla mia prima e seconda famiglia, mi trovo nell'impossibilità di agire come in passato con l'associazione Ger Mission. Appena avrò raddrizzato la mia rotta sul piano economico ricomincerò ad aiutarti.
Un abbraccio fraterno a te e Loira.
tutto ciò che dici è vero. Sto lavorando sul pensiero e azione politica di Gandhi. Ho cominciato da diversi mesi a essere vegetariana e a mangiare una sola volta al giorno come facevano tutti quelli che vivevano con Gandhi nell'ashram ( si scrive così`?). Ho subito tutti i furti di cui parli ma da quando è morta mia madre (come mi ha trattata l'ho raccontato solo allo psichiatra che mi ha seguita per anni), mi sono affidata alla madre di tutti e di Gesù. Mi accade che mi sembra di essere un'altra persona e tutti i mali e frustrazioni subiti è come se fossero accadute a un'altra persona. Ti prego di non pubblicare queste mie riflessioni. Avrò ancora alcuni mesi di problemi con i pagamenti. Grazie alla mia prima e seconda famiglia, mi trovo nell'impossibilità di agire come in passato con l'associazione Ger Mission. Appena avrò raddrizzato la mia rotta sul piano economico ricomincerò ad aiutarti.
Un abbraccio fraterno a te e Loira.
Ena
Domenica 08 Dic 2019
La povertà materiale Dio non la richiede per essere perfetti davanti a Lui. Tuttavia Gesù ci vuole “poveri in Dio”, in ebraico anawin che il greco cerca di rendere con l’espressione “poveri in spirito”, persone che ripongono la loro fiducia in DIO, che si affidano a Lui completamente. La povertà di cui parla Gesù non è di tipo economico né sociale, ė consapevolezza che se non siamo poveri in noi possiamo essere ricchi in Lui. Per questo motivo Egli è prima SIGNORE della nostra vita e poi SALVATORE. Grazie, Roberto. Sei nel nostro cuore.
Ena
Domenica 08 Dic 2019
ERRATA CORRIGE
La povertà materiale Dio non la richiede per essere perfetti davanti a Lui. Tuttavia Gesù ci vuole “poveri in Dio”, in ebraico anawin che il greco cerca di rendere con l’espressione “poveri in spirito”, persone che ripongono la loro fiducia in DIO, che si affidano a Lui completamente. La povertà di cui parla Gesù non è di tipo economico né sociale, ė consapevolezza che se siamo poveri in noi possiamo essere ricchi in Lui. Per questo motivo Egli è prima SIGNORE della nostra vita e poi SALVATORE. Grazie, Roberto. Sei nel nostro cuore.
La povertà materiale Dio non la richiede per essere perfetti davanti a Lui. Tuttavia Gesù ci vuole “poveri in Dio”, in ebraico anawin che il greco cerca di rendere con l’espressione “poveri in spirito”, persone che ripongono la loro fiducia in DIO, che si affidano a Lui completamente. La povertà di cui parla Gesù non è di tipo economico né sociale, ė consapevolezza che se siamo poveri in noi possiamo essere ricchi in Lui. Per questo motivo Egli è prima SIGNORE della nostra vita e poi SALVATORE. Grazie, Roberto. Sei nel nostro cuore.
mauro
Lunedì 09 Dic 2019
Buon giorno Roberto.
E' la perfetta "L",
- è l’intervento VERTICALE (Dio),
- è supplire ogni povertà ORIZZONTALMENTE (Dio vuole intervenire anche in ORIZZONTALE, dove si serve di me e te per supplire nel Suo Nome alle altrui povertà)
Un abbraccio!
E' la perfetta "L",
- è l’intervento VERTICALE (Dio),
- è supplire ogni povertà ORIZZONTALMENTE (Dio vuole intervenire anche in ORIZZONTALE, dove si serve di me e te per supplire nel Suo Nome alle altrui povertà)
Un abbraccio!
Daniele
Martedì 17 Dic 2019
Carissimo Roberto, una mitragliatrice spirituale, mi sembri.
Effettivamente ê più che giusto porsi in forse, punto per punto, perché il miglioramento é questo: stilettata spirituale, verifica con dubbio e ripresa col la Parola in mano, per crescere.
Non facile, ma senza le tue proposte, senz'altro più difficile: continuate così, é sempre bellissimo seguirvi
Effettivamente ê più che giusto porsi in forse, punto per punto, perché il miglioramento é questo: stilettata spirituale, verifica con dubbio e ripresa col la Parola in mano, per crescere.
Non facile, ma senza le tue proposte, senz'altro più difficile: continuate così, é sempre bellissimo seguirvi