Io desidero che tu prosperi in ogni cosa, che tu goda buona salute, così come prospera la tua anima (3Gv2)1 Tavola di Studio e Confronto2 Testimonianze di Fede e Guarigione3 Preghiera di Intercessione4 Video-Corsi di Form-Azione5 Preghiera e Arte6 Consulenza Skype7 Ebook di Form- Azione Spirituale8 Mp3-Risorse Audio9 Dio ama chi dona con gioia10

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La solitudine: un prezzo da pagare

Sentirsi isolati, incompresi, distanti dagli amici, consumati dal vuoto e dalle perdite è un'esperienza inevitabile. La parola "solitudine" (in inglese loneliness) è stata considerata la più triste parola della lingua inglese. Il suo suono evoca tristezza. Esiste una differenza importante fra solitudine e quiete: la solitudine è un sentimento involontario, non desiderato. L'essere solo, la quiete, è qualcosa di volontario, una scelta deliberata e promuove l'ispirazione. " Veglio e sono come il passero solitario sul tetto" (Sal 102:6). Il passero vive in comunità, perché su un tetto? Ha perso il suo compagno? È malato? O è stato espulso dal gruppo?

Si è soli in mezzo alla gente. Si è soli quando si vedono cose che gli altri non vedono (pionieri, innovatori,ecc...) e si è del tutto incompresi.

Nella Bibbia leggiamo di individui soli pur non essendo soli: Giacobbe mentre lotta con Dio; Giuseppe nel pozzo e nella prigione; Mosè nel deserto; Elia sul Monte Carmelo; Giobbe seduto sulle ceneri; Giona nel ventre del pesce; Geremia nel fondo della cisterna.

Lo stesso apostolo delle genti, S.Paolo, fondatore di numerose comunità cristiane attraverso svariate sofferenze (2Cor 11), usato potentemente dal Signore con miracoli e prodigi (2Cor 12,12), scrive così nella sua ultima lettera prima del martirio: Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato! (2Tim 4,16)
Roberto Aita | 3/4/2018

Quando le bugie diventano verità

Quando le bugie diventano verità "Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità" (J.Goebbels)  La propaganda nazista riusci ad ammaliare un'intera generazione applicando questo principio diabolico. Il controllo delle menti avviene attraverso la manipolazione delle masse. E' un vero e proprio processo "idealizzato e attuato" dai poteri occulti, che attraverso i social media, oggi è più che mai fattibile attraverso l'uso e abuso della tecnologia di massa. E' un vero e proprio "viaggio delle idee" che tende a "normalizzare" e rendere accettabile un tabù (cosa inaccettabile)....

C’è un modello d’ingegneria sociale, The Overton Window («La finestra di Overton»), creato negli anni ’90 da Joseph P. Overton (1960-2003), l’ex vice-presidente del centro d’analisi americano Mackinac Center For Public Policy. Questo modello descrive i passaggi, le “finestre”, attraverso cui passano idee e concetti che inizialmente risultano totalmente inaccettabili: grazie al lavoro di politici, economisti, (pseudo)scienziati, opinion makers, e ovviamente grazie ai media, si modifica l’opinione pubblica e quelle idee e quei concetti e quelle pratiche diventano gradualmente accettabili e poi vengono legalizzati.

Insomma, una nuova idea, inizialmente impensabile (inaccettabile, vietata), pian piano può divenire vietata, ma con delle eccezioni, poi accettabile per alcuni, poi sensata, quindi diffusa (socialmente accettabile) e infine legalizzata(consacrata nella politica statale).
Roberto Aita | 1/4/2018

4 dinamiche vincenti

4 dinamiche vincenti
Considera le fortune che hai. Una volta che ti sarai reso conto di quanto vali, tornerai a sorridere, vedrai risplendere il sole, riuscirai finalmente ad andare in contro alla vita come Dio l’aveva intesa per te... con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare, nel dolore, è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un’esistenza irrimediabilmente fallita, un lavoro monotono e ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non sai apprezzare i beni che già possiedi...
Roberto Aita | 1/4/2018

Può guarire un bimbo down

Può guarire un bimbo Down nel grembo materno? Molti dicono di no. Ma Tutto è Possibile a chi Crede! Ringrazio Giordano e Andrea per le riprese video e lo stesso Andrea per il montaggio della video-testimonianza di cui sopra così toccante. Siamo tutti incoraggiati a riscoprire la medicina della fede. La fede viva in Gesù è efficace. Il vangelo è potenza di Dio per salvare, liberare e guarire chiunque crede. " Io infatti non mi vergogno del vangelo, poichè è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" (Rom 1,16) Gesù è Risorto. E’ vivo. Opera oggi. Seppur vincolati dalla corruttibilità, limitati dalla temporalità, possiamo sperimentare le primizie, come Figli di Dio, della Sua salvezza nelle nostre vite.

Così come scrive Sara: "Con Flavio avevamo già una bimba, Maria Letizia di 5 anni, ed a fine estate 2013 abbiamo deciso di provare ad avere un altro figlio... Sono rimasta incinta e durante un controllo ecografico, la brutta notizia: i dottori hanno evidenziato un alto rischio che il bambino potesse avere la sindrome di Down (1 su 63, per fare un confronto, Letizia era: 1 su 7000). Ci hanno consigliato esami invasivi, io e Flavio eravamo disperati, era un’ eventualità che non avevamo mai considerato. Mi sembrava di impazzire ed immaginavo il viso di mio figlio e vedevo i classici tratti Down...
Roberto Aita | 1/4/2018

Gli artigiani sono la poesia di un paese

Oggi inizio il mio articolo con una citazione del poeta G. Zanella (di Chiampo- VI). Ha scritto che gli artigiani sono la poesia di un paese ; un paese senza artigiani è un paese senza poesia.
Ricordo con nostalgia le vie del centro del mio paese quando passeggiando i piccoli artigiani che riparavano ogni cosa, dalle scarpe alle pentole, il barbiere, il panettiere, il fabbro ecc..affacciati sulla porta ti salutavano, con un cenno del capo o alzando la mano.
Adesso passo e vedo i loro negozi chiusi e vuoti, non c'è più poesia, hanno dovuto chiudere.........
La società consumistica ha cancellato la poesia dai nostri paesi, ma non solo questo, ha cancellato anche il dialogo, il saper vivere i momenti belli della giornata, il condividere gioie e dolori con i famigliari o le persone a noi care.
Passeggiando non incontri più persone che ti salutano e sorridono, persone con cui scambiare qualche parola.Tutti che camminano velocemente parlando al telefono o a testa bassa che digitano messaggi.

Cos'hanno in comune un clown, Robin W, Kathrin K. e Bob A

Un giorno un uomo va dallo psicologo. E' profondamente depresso e chiede aiuto. Lo psicologo turbato dallo stato d'animo così prostrato del paziente conclude la seduta dicendogli: " In città e arrivato il Circo. C'è un clown bravissimo.
Vedrà che la farà ridere a crepapelle!" "Non posso andarlo a vedere" rispose il paziente. "Perchè? Ci vada invece. Mi creda che poi starà meglio" insistette il medico. "No, non posso andarlo a vedere, perchè quel clown bravissimo che fa star bene gli altri, sono io!"
Il grande e brillante attore, star di Hollywood, muore suicida. Per tutti suona incredibile che una persona così simpatica, creativa e portatrice di gioia possa compiere un simile gesto. Nell'immaginario collettivo Robin Williams era il Patch Adams che fa sorridere nella malattia o l'eterno Peter Pan, un adulto che rimane bambino. Pochi mesi prima di farla finita Robin ha inviato un video messaggio di incoraggiamento a Vivian, una ragazza di 21 anni malata terminale...
Roberto Aita | 1/4/2018

Dio e il denaro

Uno degli errori più comuni tra i credenti è quello di pensare che il denaro in sé è un male (anche se poi all’atto pratico non possono farne a meno!). Ma la Parola di Dio ci ricorda che: “L’amore per il denaro è la radice di tutti i mali” (1Tim 6,10). Molti non conoscono la Bibbia. Ma tra quelli che la leggono molti non credono ciò che la Bibbia dice, ma credono ciò che per loro è meglio credere. Questo è tipicamente frutto dei pregiudizi mentali e delle umane tradizioni che si sono depositate nei secoli nelle menti dei credenti e non.

Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!

Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria! Il denaro è uno strumento meraviglioso nelle mani di persone rette che aiutano e sostengono il prossimo, che forniscono ai bisognosi gli “strumenti” culturali e formativi per creare benessere. Il denaro è un mezzo straordinario per fondare missioni, per evangelizzare, per benedire a tutti i livelli la vita di molte persone in tutto il mondo.
Roberto Aita | 1/4/2018

4 Passi per rendere ogni giorno speciale

Per te una Parola ricostituente, energetica e rinforzante da utilizzare ogni giorno della prossima settimana: 4 Passi per rendere ogni giorno speciale

1 - Considera le fortune che hai.
Se ti rendi conto di quanto vali, torni a sorridere, vedi risplendere il sole, riesci finalmente ad andare incontro alla vita come Dio l’ha intesa per te... con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare, nel dolore, è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un’esistenza fallita, un lavoro ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non impari ad apprezzare di cuore i beni che già possiedi.
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