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Al mio papà

Me lo rivedo lì, su quel letto di dolore, un mucchietto di ossa ricoperte di pelle, respirando a fatica con la bombola d’ossigeno, e la battuta sommessa: “Speriamo che non esploda: potrebbe essermi fatale!”.
Roberto Aita | 25/8/2021

La solitudine: un prezzo da pagare

Sentirsi isolati, incompresi, distanti dagli amici, consumati dal vuoto e dalle perdite è un'esperienza inevitabile. La parola "solitudine" (in inglese loneliness) è stata considerata la più triste parola della lingua inglese. Il suo suono evoca tristezza. Esiste una differenza importante fra solitudine e quiete: la solitudine è un sentimento involontario, non desiderato. L'essere solo, la quiete, è qualcosa di volontario, una scelta deliberata e promuove l'ispirazione. " Veglio e sono come il passero solitario sul tetto" (Sal 102:6). Il passero vive in comunità, perché su un tetto? Ha perso il suo compagno? È malato? O è stato espulso dal gruppo?

Si è soli in mezzo alla gente. Si è soli quando si vedono cose che gli altri non vedono (pionieri, innovatori,ecc...) e si è del tutto incompresi.

Nella Bibbia leggiamo di individui soli pur non essendo soli: Giacobbe mentre lotta con Dio; Giuseppe nel pozzo e nella prigione; Mosè nel deserto; Elia sul Monte Carmelo; Giobbe seduto sulle ceneri; Giona nel ventre del pesce; Geremia nel fondo della cisterna.

Lo stesso apostolo delle genti, S.Paolo, fondatore di numerose comunità cristiane attraverso svariate sofferenze (2Cor 11), usato potentemente dal Signore con miracoli e prodigi (2Cor 12,12), scrive così nella sua ultima lettera prima del martirio: Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato! (2Tim 4,16)
Roberto Aita | 3/4/2018

Educare: riflessioni in merito ad una corretta educazione

L’educazione deve avere come presupposto una grande fiducia verso la persona ed un profondo rispetto per la sua coscienza. La fiducia nasce dalla consapevolezza che ogni persona ha in sé la potenzialità di diventare “una personalità” sia in campo umano che in quello spirituale e dalla speranza che tale potenzialità possa crescere ed emergere. Il rispetto della coscienza nasce dalla consapevolezza che ogni persona è “diversa” l’una dall’altra e che diverso non significa né inferiore né superiore, ma la diversità è cosa molto buona perché ognuno può attingere dall’altro le qualità migliori per arricchire sé stesso, perché in ognuno c’è qualcosa di prezioso che non c’è in nessun altro. Le persone sono ineguali per natura e pertanto non bisogna cercare di renderle uguali perché è la diversità degli uomini, la differenzazione delle loro qualità e delle loro tendenze che costituisce la grande risorsa del genere umano. L’universalità di Dio consiste nella molteplicità infinita dei cammini che conducono a Lui,  ciascuno dei quali è riservato a quel singolo uomo....
Antonio Mendogni | 1/4/2018

4 dinamiche vincenti

4 dinamiche vincenti
Considera le fortune che hai. Una volta che ti sarai reso conto di quanto vali, tornerai a sorridere, vedrai risplendere il sole, riuscirai finalmente ad andare in contro alla vita come Dio l’aveva intesa per te... con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare, nel dolore, è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un’esistenza irrimediabilmente fallita, un lavoro monotono e ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non sai apprezzare i beni che già possiedi...
Roberto Aita | 1/4/2018

4D: Lui ti chiama

Nei miei tanti incontri ho a che fare con i CREDENTI.   Credenti in chi?  In Dio.  N.B. La Bibbia,  la Parola di Dio ci avvisa che:  "Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!" (Gc 2,16). Non basta essere credenti, perchè anche i demoni lo sono! Anche loro "credono" in Dio e nella Sua esistenza: sono credenti! Da questo possiamo dedurre che definirsi "credenti" non è...garanzia di essere nella Grazia di Dio.

Gesù invece ci invita a essere DISCEPOLI e essere discepoli è cosa diversa di credenti.

Come GerMission Ti incoraggio a essere discepolo/a del Signore. Lui ti chiama ....
Roberto Aita | 1/4/2018

In Lui la morte non esiste

In Lui la morte non esiste
Non vado spesso al cimitero. Preferisco ritrovare i miei cari nel mio cuore ovunque io sia. Stamattina però ho deciso di andarci facendo una piccola passeggiata. Piovigginava un poco e c’era una bella luce, di quelle che piacciono tanto a chi è appassionato, come me, di fotografia.

Le poche volte che entro nel campo santo preferisco farlo quando non c’è nessuno, in una situazione più intima, forse oggi ne sentivo il desiderio dopo la confusione e le preghiere tristi di Ognissanti. Entrando mi sono fatto il segno della croce, così come ci hanno sempre insegnato sin da piccoli e subito dopo mi sono addentrato nel labirinto un po’ surreale fatto di piccole edicole lucide: “avrà il marmo con l'angelo che spezza le catene..”, come cantava Francesco Guccini. Percorrendo i viottoli con il classico suono della ghiaia sotto i piedi sono andato anch’io a “visitare” i nonni paterni, i bisnonni, mia mamma.

Un sorriso a tutti, ben sapendo che non sono lì ma che da quel luogo sono comunque passati....
Andrea Polla | 1/4/2018

Gli artigiani sono la poesia di un paese

Oggi inizio il mio articolo con una citazione del poeta G. Zanella (di Chiampo- VI). Ha scritto che gli artigiani sono la poesia di un paese ; un paese senza artigiani è un paese senza poesia.
Ricordo con nostalgia le vie del centro del mio paese quando passeggiando i piccoli artigiani che riparavano ogni cosa, dalle scarpe alle pentole, il barbiere, il panettiere, il fabbro ecc..affacciati sulla porta ti salutavano, con un cenno del capo o alzando la mano.
Adesso passo e vedo i loro negozi chiusi e vuoti, non c'è più poesia, hanno dovuto chiudere.........
La società consumistica ha cancellato la poesia dai nostri paesi, ma non solo questo, ha cancellato anche il dialogo, il saper vivere i momenti belli della giornata, il condividere gioie e dolori con i famigliari o le persone a noi care.
Passeggiando non incontri più persone che ti salutano e sorridono, persone con cui scambiare qualche parola.Tutti che camminano velocemente parlando al telefono o a testa bassa che digitano messaggi.

Israele, orologio della storia

Ha il diritto Israele di difendersi dai razzi di Hamas? Il conflitto in atto è terribile per i civili, che vengono usati come scudi umani dagli stessi terroristi. Per anni i terroristi di Hamas hanno costruito tunnel per poter entrare nel territorio di Israele. In questi giorni circola in Israele una e-mail, naturalmente in ebraico, che riporta il racconto di un militare israeliano che sta combattendo a Gaza. La scrittrice israeliana Naomi Ragen ne ha fatto girare una traduzione in inglese che qui traduciamo in italiano: "Io e i miei compagni avevamo catturato un certo numero di terroristi di Hamas. Quando li abbiamo interrogati, abbiamo chiesto loro: visto che avete costruito così tanti tunnel a 7/8 metri di profondità per entrare in Israele e raggiungere Beer Sheva, perché avete aspettato fino ad ora ad utilizzarli per i vostri attacchi terroristici e rapire o uccidere israeliani?
Roberto Aita | 1/4/2018

Cosa posso Fare IO ?

Cosa posso fare io , questa è la classica domanda che ci poniamo alcune volte e non riusciamo mai a darci una risposta.
“Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?”(Mt 19,16) Ti poni questa domanda?
Troppe persone chiedono a Dio quasi pretendendo le Sue benefiche risposte senza porsi il problema di cosa loro devono fare per Lui. Ecco perché molti vanno incontro a clamorosi fallimenti. ..
Roberto Aita | 25/3/2018
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