Io desidero che tu prosperi in ogni cosa, che tu goda buona salute, così come prospera la tua anima (3Gv2)1 Tavola di Studio e Confronto2 Testimonianze di Fede e Guarigione3 Preghiera di Intercessione4 Video-Corsi di Form-Azione5 Preghiera e Arte6 Consulenza Skype7 Ebook di Form- Azione Spirituale8 Mp3-Risorse Audio9 Dio ama chi dona con gioia10

Roberto

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Le malattie dell'anima

Solitamente si definisce malattia dell’anima quello stato di disagio, blocco che impedisce il pieno sviluppo della vita disturbando il rapporto di amore verso se stessi e verso il prossimo. Ma cos'è l'anima?

L’anima (in greco psiche) include i pensieri, i ricordi, le emozioni, i sentimenti, la memoria, l’immaginazione, la capacità di ragionamento e l’intelligenza, quello che viene in modo riduttivo definita la "mente".

" L’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato sano (irreprensibile) ” (I Tessalonicesi 5:23).

Dei tre elementi, lo spirito permette il contatto con Dio. Il corpo permette il contatto diretto con la materia (attraverso i 5 sensi naturali). L'anima si trova fra i due e rende possibile la comunicazione e la cooperazione (positiva) o frattura (negativa) fra lo spirito e il corpo.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito ha esultato in Dio mio salvatore" (Luca 1,46-47)...
Roberto Aita | 01 Apr 2018

Il potere perverso delle tradizioni umane

Il termine tradizione (dal latino traditiònem deriv. da tràdere = consegnare, trasmettere) può assumere diverse accezioni, fortemente interrelate. E'  sinonimo di consuetudine (spesso è utilizzata in tale senso la definizione "tradizioni popolari  intendendo la trasmissione nel tempo, all'interno di un gruppo umano, della memoria di eventi sociali o storici, delle usanze, delle credenze religiose, dei costumi.

Volevo qui soffermarmi sulle tradizioni umane a livello religioso. Poniamoci una domanda: essendo tradizioni religiosi consolidate nei secoli e accettate dai più, sono necessariamente buone? A questo proposito lasciamo rispondere il Maestro dei Vangeli:

Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. Invano     essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini» (Mt 15,6-9) ...
Roberto Aita | 01 Apr 2018

Test sulla pigrizia spirituale

La parola greca che traduciamo come pigrizia è accidia, ἀκηδία (a = assenza kedos = di attenzione), il che vuol dire indifferenza o negligenza. La pigrizia si esprime con “non mi importa” e trasmette tristezza anziché gioia o entusiasmo per le cose di Dio. Una sorta di letargo, una noia per la quale sembra di non poter provare alcun interesse, energia, gioia o entusiasmo per i doni spirituali. Le persone pigre possono essere entusiaste di molte cose, ma Dio e la fede non sono tra queste.

Anche a livello sociale ci sono molte manifestazioni di pigrizia. Le due più comuni nel mondo moderno sono il secolarismo e il relativismo. Il secolarismo è una forma di pigrizia perchè abbiamo tempo e passione per tutto ciò che non è Dio. Siamo affascinati da molte cose del mondo, ma annoiati e tristi (ovvero pigri) per le cose che riguardano la vita spirituale. Dov'è la gioia? Dov'è lo zelo? Dov'è la fame di Dio? Il relativismo sostiene l'idea che non esista la verità assoluta e molti di coloro che lo praticano si rallegrano per la loro “tolleranza” e “apertura mentale”. Pensano al proprio relativismo come a una virtù. Spesso, però, il relativismo è semplicemente pigrizia camuffata da tolleranza. E' una via d'uscita facile perchè se non esiste una verità, allora non sono obbligato a cercarla né a basare la mia vita su di essa....
Roberto Aita | 01 Apr 2018

4 dinamiche vincenti

4 dinamiche vincenti
Considera le fortune che hai. Una volta che ti sarai reso conto di quanto vali, tornerai a sorridere, vedrai risplendere il sole, riuscirai finalmente ad andare in contro alla vita come Dio l’aveva intesa per te... con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare, nel dolore, è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un’esistenza irrimediabilmente fallita, un lavoro monotono e ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non sai apprezzare i beni che già possiedi...
Roberto Aita | 01 Apr 2018

Non rubare

Non rubare. Il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo. Tutti siamo giustamente pronti a condannare il furto e l'appropriazione indebita.

Ma c'è una dimensione del "non rubare" che non viene menzionata, a volte neppure dai credenti. E' il "rubare" a Dio. Rileggiamo ciò che la Parola di Dio ci insegna:

"Io sono il Signore, non cambio... Ritornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Ma voi dite: «Come dobbiamo tornare?». Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: «Come ti abbiamo frodato?». Nelle decime e nelle primizie" (Malachia 3, 6-8)

Il Signore non cambia. E' lo stesso. Ieri, oggi e per sempre. Ci invita a TORNARE a Lui. Come? Non frodandolo, derubandolo, di COSE che gli appartengono: decime (il 10% di ogni rendita) e primizie (i primi frutti, la parte migliore)

"Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto" (Proverbi 3,9-10) ..
Roberto Aita | 01 Apr 2018

Cosa ti trattiene al palo?

Cosa ti trattiene al palo?
Quando ero piccolo adoravo il circo, ero attirato in particolar modo dall'elefante che, come scoprii più tardi, era l'animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune... ma dopo il suo numero, e fino ad un momento prima di entrare in scena, l'elefante era sempre legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe. Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. e anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che un animale del genere potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire.

Che cosa lo teneva legato? Chiesi in giro a tutte le persone che incontravo di risolvere il mistero dell'elefante; qualcuno mi disse che l'elefante non scappava perché era ammaestrato... allora posi la domanda ovvia: "se è ammaestrato, perché lo incatenano?". Non ricordo di aver ricevuto nessuna risposta coerente.

Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell'elefante e del paletto. Per mia fortuna qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato tanto saggio da trovare la risposta: l'elefante del circo non scappa perché è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo.

Chiusi gli occhi e immaginai l'elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che provava a spingere, tirare e sudava nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perché quel paletto era troppo saldo per lui, così dopo vari tentativi un giorno si rassegnò alla propria impotenza. L'elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché crede di non poterlo fare: sulla sua pelle è impresso il ricordo dell'impotenza sperimentata e non è mai più ritornato a provare... non ha mai più messo alla prova di nuovo la sua forza... mai più!....
Roberto Aita | 01 Apr 2018

A che Pro ?

Mi permetto di porti una domanda: A cosa sei dedicato nella tua vita? Per cosa ti stai sacrificando? In cosa ti stai impegnando? Qual'è la cosa preziosa a cui stai tendendo?

Esiste qualcosa a cui attribuisci tanto valore  da sacrificare tutto ciò che avete pur di ottenerlo?  "Io ho visto tutto ciò che si fa sotto il sole: ed ecco tutto è vanità, è un correre dietro al vento" (Qoelet 1,14)

Molti sono dediti ai propri obiettivi — denaro, fama, potere o una posizione —  è raro che trovare qualcuno che abbia l’ammirevole dedizione di trovare Qui e Ora il Regno di Dio. Gesù illustra in privato ai suoi discepoli: “Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata  una perla di grande valore, va, vende tutti  i suoi averi e la compra" (Mt 13,45-46)....
Roberto Aita | 01 Apr 2018

Ritrovare la Luce

Ritrovare la Luce.
Buongiorno a tutti! Sono un cantautore rock, il mio nome di Battesimo è Marco ma da tempo ho scelto il nome d’arte di Holygold.

Ho avuto la gioia di conoscere Roberto Aita grazie ad un mio carissimo amico, Stefano Mendogni, che tanti anni fa per Natale mi regalò un libro dallo strano titolo, “I 7 sigilli del risveglio”.

All’epoca, di Dio mi interessava ben poco, ero rimasto deluso dalla Chiesa e dalla poca gioia che comunicava. Avevo smesso anche con la “abitudine” della Messa, e preda di una sete spirituale davvero forte mi ero buttato alla ricerca di qualunque cosa fosse in grado di placarla. Mi ero, in particolare, rivolto alla New Age e al Taoismo, con frequenti escursioni nel campo del Reiki. Credevo fermamente nell’Astrologia, studiavo e leggevo i Tarocchi. Ancora inconsapevole della nostra attitudine ad essere “calamite”, attiravo a me tutte le sfortune che credevo di leggere negli astri e nelle carte, e ovviamente questo non faceva che rafforzare in me la convinzione che proprio lì fosse scritta la verità....
Holygold | 01 Apr 2018

Noi siamo il nostro nemico. Quale futuro?

Noi siamo il nostro nemico. Quale futuro?
Antefatto.  Mi trovavo negli USA nel 2004 con Loira e parlavo a conoscenti di Oriana Fallaci e del suo libro "La rabbia e l'orgoglio". Erano ignari di lei e del libro, per cui entrai in una libreria e ne acquistai una copia di: "The rage and pride" che donai incoraggiandone la lettura. La Fallaci, una donna atea stava "profetizzando" sull'Europa, l'Eurabia.
Oggi. Non ho voluto commentare sul blog "Je suis Charlie" e i fatti di Parigi. Ho la netta sensazione che in Occidente stiamo vedendo, con sfumature diverse, il nemico fuori di noi. Io penso che invece il pericolo numero uno non è l'islamismo o la Jihad, ma il pericolo siamo noi! "Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito"....
Roberto Aita | 01 Apr 2018

Calamita di Benedizioni

Che ci piaccia o meno tutti noi siamo come una...calamita.
Tutti noi abbiamo il potere di attrarre a noi stessi il bene o il male. Nel linguaggio biblico si parla di benedizioni e maledizioni. Dio desidera che, nella nostra libertà, noi possiamo attrarre SOLO le benedizioni. Ma questa possibilità è preceduta da un SE.
Noi attiriamo le Benedizioni SE onoriamo Dio con la nostra vita e lo riconosciamo al 1 ° posto; allora ATTIRIAMO le Sue benedizioni e queste ci raggiungono. Leggi attentamente il cap 28 di Deuteronomio, che inizia così: " Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo.... verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni".
E' attrarre le cose buone. Non è cercare le cose buone è piuttosto lasciarsi raggiungere da loro! E' perchè siamo connessi con Dio (cerchiamo Lui, non le Sue cose) che la guarigione ci cerca e ci raggiunge! La Provvidenza, la persona giusta, la situazione favorevole,ecc.. ci raggiungono. Se onori Dio sei un magnete che attira le sue cose....
Roberto Aita | 01 Apr 2018
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