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Le malattie dell'anima

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Le malattie dell'anima

GerMission- Associazione Gesù è risorto
Pubblicato da Roberto Aita in Le Riflessioni · Domenica 01 Apr 2018
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[image:image-0]Solitamente si definisce malattia dell’anima quello stato di disagio, blocco che impedisce il pieno sviluppo della vita disturbando il rapporto di amore verso se stessi e verso il prossimo. Ma cos'è l'anima?

L’anima (in greco psiche) include i pensieri, i ricordi, le emozioni, i sentimenti, la memoria, l’immaginazione, la capacità di ragionamento e l’intelligenza, quello che viene in modo riduttivo definita la "mente".

" L’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato sano (irreprensibile) ” (I Tessalonicesi 5:23).

Dei tre elementi, lo spirito permette il contatto con Dio. Il corpo permette il contatto diretto con la materia (attraverso i 5 sensi naturali). L'anima si trova fra i due e rende possibile la comunicazione e la cooperazione (positiva) o frattura (negativa) fra lo spirito e il corpo.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito ha esultato in Dio mio salvatore" (Luca 1,46-47)

[image:image-1]La malattia interiore può avere origine sia dalla costituzione originaria della persona (ereditarietà generazionale) che dalle pressioni dell' ambiente in cui è cresciuta.  In questo senso sono malattie interiori tutte quelle forme di insicurezza, di timore, di panico, i complessi di inferiorità, di colpa, di persecuzione, la tendenza ad una tristezza e ad una depressione legate a un morboso ripiegamento su se stessi, i meccanismi di gelosia, di aggressività, di distruttività, l’infantilismo, la non accettazione di sé, i risentimenti e i rancori persistenti e così via.

Nel profondo di ogni persona possono coesistere in forme diverse e con diversi livelli di sofferenza: limiti generazionali, i traumi della gestazione , della nascita , dell’infanzia, il non essere desiderati, accolti così come si è, le violenze dell’ambiente circostante , il tipo di educazione (autoritaria  o coercitiva, repressiva  o troppo permissiva) che possono fornire la spiegazione di una quantità considerevole di malattie interiori (che spesso si traducono in malattie somatiche).

Per esempio l’orgoglio, il desiderio di primeggiare, possono sorgere da attitudini che sembrano ad esse contrarie, come ad esempio le insicurezze e le paure, le oppressioni, il complesso di inferiorità. L’aggressività dei meccanismi di gelosia può sorgere da una profonda insicurezza. Tutti abbiamo sperimentato nella nostra vita come le delusioni che abbiamo provato riguardo a persone che pensavamo in un modo e poi erano diverse, hanno prodotto la tendenza alla sfiducia, al sospetto, al giudizio, alla durezza di cuore e a volte all’ incapacità di comunicare e di amare.

[image:image-2]Jehovah Rapha tradotto: “IO SONO il Signore che ti guarisce” (Es 15,26) Alcuni traducono: Io sono il Signore,  il tuo medico.   Nei  vangeli, compare il verbo greco Therapeuo tradotto in guarire, curare. Il verbo greco sozo viene tradotto come salvare o guarire. Se la “salvezza” nella Scrittura include la salute intera della persona, perché spesso separiamo, più o meno coscientemente, la salute psichica-emotiva da quella  fisica, e queste due da quella spirituale?

Le Scritture, però, non si limitano a evidenziare la nostra realtà malata, ma ci presentano la soluzione, cioè la cura e la guarigione, ci presentano la figura di Gesù Cristo, il cuore sano per eccellenza: “Lo Spirito del Signore, di Dio, è su di me, perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l’anno di grazia del Signore” (Isaia 61:1-2).

Tutto è possibile a chi crede

Roberto Aita


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