Fino a quando?
Pubblicato da Roberto Aita in Le Riflessioni · Martedì 03 Apr 2018
Tags: Fino, a, quando?, Roberto, Aita, Dio, mio, Salvatore, Dio, è, la, mia, forza, scrivi, la, visione, vivrà, la, sua, fede, gioirò, nel, Signore
Tags: Fino, a, quando?, Roberto, Aita, Dio, mio, Salvatore, Dio, è, la, mia, forza, scrivi, la, visione, vivrà, la, sua, fede, gioirò, nel, Signore
Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!» e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese.
Non ha più forza la legge, nè mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.
Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità, perchè, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?
Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette perchè la si legga speditamente.
E' una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila, perchè certo verrà e non tarderà».
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,mentre il giusto vivrà per la sua fede.
La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci e, come la morte, non si sazia.
Guai a chi accumula ciò che non è suo, e fino a quando? -
e si carica di pegni!
Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto, e sfuggire alla stretta della sventura.
Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
Guai a chi fa bere i suoi vicini versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
Guai a chi dice al legno: «Svegliati», e alla pietra muta: «Alzati».
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento ma dentro non c'è soffio vitale.
Ho udito e fremette il mio cuore, a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro al giorno dell'angoscia che verrà contro il popolo che ci opprime.
Il fico infatti non germoglierà, nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell'olivo, i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili e le stalle rimarranno senza buoi.
Ma io gioirò nel Signore, esulterò in Dio mio salvatore.
Il Signore Dio è la mia forza, egli rende i miei piedi come quelli delle cerve
e sulle alture mi fa camminare.
Abacuc
Tutto è possibile a chi crede
Roberto Aita
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